L’immigrazione NON è un crimine

Noi eravamo un popolo migrante; quanti Veneti, Friulani, Lombardi, Piemontesi sono partiti per altre terre, senza che ci fosse un conflitto nelle loro terre, o un’emergenza politica ma solo per fame, per bisogno di sopravvivere? Tanti!! Così tanti da costruire nuovi paesi a cui veniva dato il nome dei luoghi natii. E in queste altre nazioni sono stati accolti, integrati, aiutati non perché noi eravamo “brava gente”, come la vulgata vuol far credere: no, i delinquenti e i farabutti c’erano e hanno causato disastri a non finire ma perché si riconosceva il diritto universale a tutti di vivere e vivere il me-glio possibile. E chi partiva se lo doveva pagare il biglietto o viaggiava gratis? E i soldi chi glieli dava? Lo chiedo perché pare che ora chi arriva in Ita-lia sia ricco perché è riuscito ad affrontare spese imposte da strozzini e mafiosi e quindi non può vantare alcun diritto. Chiudo il preambolo che mi serviva per fare ricordare il nostro passato.
Ora ci si dimentica , purtroppo, che esistono, codificati nelle leggi nazionali ed internazionali, ma anche dettati da semplici leggi naturali, esistono di-cevo dei diritti universali, umanitari che non possono essere cancellati da nessuna legge, da nessuna ideologia, da nessun “prima gli…”, essi ci sono a prescindere.
La legge 132/2018 (la cosidetta legge Salvini) fa proprio questo, vuole cancellare i diritti universali dell’essere umano, purtroppo sostenuto da molti Italiani che, negli anni della rimonta della destra, hanno dimenticato la pacifica convivenza e l’accoglienza. E contro questa legge incostituzionale il sindaco di Palermo, il sindaco di Napoli, il sindaco di Riace hanno deciso di disobbedire.
Ai bravi cattolici leghisti vorrei ricordare che prima di Orlando e De Magistris e Lucano, molte decine di anni fa, un prete, un certo Don Milani, disse e predicò che “l’obbedienza non è più una virtù”. Ma Don Milani purtroppo è morto; molto più recentemente un altro sacerdote Don Andrea Gallo predicava uguale tra le genti di Genova, ma anch’egli purtroppo è morto. Non ci rimane che Padre Alex Zanotelli di cui riporto alcune parole: “Quan-to durerà Salvini? Non lo so. Non mi interessa molto. Quello che mi domando è perché il popolo italiano non sta reagendo.” E ancora; alla doman-da: “ Chi segue Salvini è un cattivo cristiano?” Padre Zanotelli risponde: “Ma certamente. Non ho dubbi. Per Gesù hai il Vangelo dell’accoglienza, del perdono, della riconciliazione. Qui è il Vangelo dell’odio. Quindi, o l’uno o l’altro, per un credente…”.
E Leoluca Orlando scrive al Capo Area Servizi ai Cittadini, nella sua ordinanza, che, si badi bene, è di semplice SOSPENSIONE della legge:
“Le sottopongo una richiesta di ponderazione e una precisa indicazione riguardo alla Legge 132/2018. Tale impianto normativo continua a suscitate riflessioni, polemiche e allarmi diffusi anche a livello internazionale per il rischio di violazione dei diritti umani in caso di errata applicazione, con grave pericolo di violazione anche della legge umanitaria internazionale.
A tal proposito si richiama la nostra Carta costituzionale con particolare riferimento all’art. 2 (laddove il rifiuto di residenza anagrafica limita il sogget-to nell’esercizio della partecipazione alle formazioni sociali); all’art. 14 (laddove l’inviolabilità del domicilio verrebbe incisa da un provvedimento nega-tivo in materia anagrafica); all’art. 16 (laddove la libertà di movimento verrebbe condizionata, se non addirittura disumanamente compressa, in caso di incisione del diritto di residenza oltre ogni ragionevole protezione di altri interessi pubblici eventualmente concorrenti); all’art. 32 (laddove il diritto alla salute potrebbe essere meno garantito in ragione della differente area di residenza anagrafica, o peggio, della mancanza assoluta di residen-zialità formale). Non solo: è la giurisprudenza stessa della Corte Costituzionale che da sempre afferma e statuisce (e qui di seguito le parole della Corte Costituzionale) “che lo straniero è anche titolare di tutti i diritti fondamentali che la Costituzione riconosce spettanti alla persona (…) In partico-lare, per quanto qui interessa, ciò comporta il rispetto, da parte del legislatore, del canone della ragionevolezza, espressione del principio di egua-glianza, che, in linea generale, informa il godimento di tutte le posizioni soggettive”
“Ebbene – prosegue il sindaco Orlando – al fine di evitare applicazioni ultronee delle nuove norme, che possano pregiudicare proprio l’attuazione di quei diritti ai quali lo scrivente responsabilmente faceva riferimento e ossequio, Le conferisco mandato di approfondire, nella Sua qualità di Capo Area dei Servizi al Cittadino, tutti i profili giuridici anagrafici derivanti dall’applicazione della citata L.132/2018 e, nelle more di tale approfondimento, impartisco la disposizione di SOSPENDERE, per gli stranieri eventualmente coinvolti dalla controversa appli-cazione della legge 132/2018, qualunque procedura che possa intaccare i diritti fondamentali della persona con particolare, ma non esclusivo, rifermento alle procedure di iscrizione della residenza anagrafica.”
Fino a qui Padre Zanotelli e il sindaco Leoluca Orlando. Il Partito della Rifondazione comunista sta con loro, senza alcun dubbio e adottando la fer-mezza e la pulizia delle loro parole. Mi piacerebbe fare qualche considerazione politica, ma intanto mi accontento dell’aspetto umano e giuridico, e vedete voi se è poca cosa.
Il ministro Salvini faccia pure la sua bassa politica dei twitter e di FB, come un ragazzino capriccioso, egli non ci rappresenta; noi stiamo con l’alta umanità della nostra Carta Costituzionale e se ci sarà possibile disobbediremo alla Legge Salvini e a tutte quelle leggi che cancellano e stracciano la Costituzione nata dalla Resistenza.
Per il Partito della Rifondazione Comunista – Vicenza
La segreteria – Roberto Fogagnoli, segretario