UNITI NELLA LOTTA: IL POPOLO IN PIAZZA CONTRO LA MANOVRA DELL’INGIUSTIZIA

UNITI NELLA LOTTA: IL POPOLO IN PIAZZA CONTRO LA MANOVRA DELL’INGIUSTIZIA

Lo sciopero del 28 novembre, lanciato da USB e dagli altri sindacati di base, ha indicato una strada chiara: quella della mobilitazione, della rottura dell’immobilismo, della risposta dal basso contro le politiche del governo più reazionario della storia repubblicana.

È tempo di superare le separatezze, come fu possibile il 3 ottobre 2025, quando tutte le organizzazioni sindacali – pur provenendo da posizioni diverse – seppero dar vita a un grande sciopero unitario in risposta all’attacco alla Global Sumud Flotilla e al massacro in corso a Gaza.
Quella giornata dimostrò che quando il mondo del lavoro si muove insieme, il Paese trema. Servono lo stesso coraggio e la stessa forza oggi.

Rifondazione Comunista è al fianco della CGIL oggi, come lo è stata il 28 novembre al fianco dell’USB. Senza esitazioni, senza ambiguità, senza sconti.
Lo sciopero generale di venerdì 12 dicembre, come quello del 28 novembre, è una battaglia necessaria, e noi ci saremo con tutta la nostra forza militante: nelle strade, nel corteo, davanti alla Fiera e ovunque sarà necessario essere. La nostra solidarietà non è formale: è politica, concreta, combattiva.

La piattaforma rivendicativa di USB per il 28 novembre e quella annunciata dalla CGIL per il 12 dicembre sono serie, urgenti e giuste.
Ci auguriamo che, nel tempo, le organizzazioni sindacali – CGIL e USB in primis – riescano a tessere nuovamente le fila di un vero sciopero generale unitario.

La piattaforme dei due scioperi hanno il merito di dire ciò che il Governo finge di non vedere:

  • lavoratori e pensionati massacrati dalla crescita forsennata dell’inflazione,
  • il drenaggio fiscale che spolpa i redditi più bassi,
  • una sanità al collasso,
  • scuola, welfare, casa e servizi ridotti all’osso,
  • precarietà dilagante,
  • pensioni sempre più irraggiungibili,
  • un Paese che si svuota e costringe intere generazioni alla fuga.

La verità è semplice e brutale: questa manovra governativa non è una manovra per il popolo.
È l’ennesimo regalo al profitto privato, alle cricche che invocano tagli e privatizzazioni, ai signori delle armi che ingrassano mentre si smantella il welfare.

Noi alziamo forte il controcanto che deve risuonare nelle piazze, nelle fabbriche, nelle scuole, ovunque:
Una vera manovra popolare significa stipendi e pensioni dignitosi, indicizzati e capaci di far vivere, non sopravvivere.
Significa sanità pubblica finanziata, accessibile, universale, non un privilegio per chi può pagare.
Significa stop alle politiche di guerra, allo spreco immondo dei piani di riarmo che divorano risorse sottratte alla vita sociale del Paese.
Significa diritti, servizi, garanzie, lavoro stabile: non propaganda, non chiacchiere, non tagli.

Per tutto questo, per tutto ciò che difende la vita delle persone e non gli interessi di pochi, Rifondazione Comunista sarà in piazza il 12 dicembre, al fianco della CGIL e dei lavoratori in lotta.
Ci saremo con convinzione, con determinazione, con la nostra tradizione di lotta che non si piega e non si addomestica.

Invitiamo iscritti, simpatizzanti, cittadini, giovani, lavoratori e pensionati a unirsi allo sciopero e al corteo con punto di concentramento alla fiera alle ore 9.
La piazza è il luogo in cui si difende la dignità di tutte e tutti.
E noi ci saremo. Sempre.

La segreteria provinciale
Rifondazione Comunista – Federazione di Vicenza