FESTIVAL DELL’AMICIZIA ITALIA-USA: LA PROPAGANDA DELL’OCCUPANTE, L’INSIPIENZA DEL SINDACO, IL SILENZIO COMPLICE DEL PD
Rifondazione Comunista – Federazione di Vicenza condanna con forza la scelta improvvida e vergognosa del sindaco Giacomo Possamai, che ha deciso di sostenere e avallare la cosiddetta “festa dell’amicizia Italia-USA”, andata in scena a settembre a Vicenza.
Altro che cultura e dialogo: questo festival non è stato che una patetica messinscena di propaganda atlantista, un’operazione studiata per normalizzare la presenza dell’occupante statunitense e dipingerlo come amico e benefattore. Una falsa festa che, in un contesto mondiale attraversato da guerre e massacri, rappresenta un insulto alla dignità e alla coscienza civile della nostra città.
POSSAMAI: SINDACO INSENSIBILE E PRONO AGLI USA
Il sindaco Possamai, espressione di un centrosinistra ormai succube degli USA, ha mostrato totale indifferenza verso i cittadini e le cittadine vicentine che da anni lottano contro la militarizzazione del territorio.
Invece di ascoltare la voce pacifista della città, ha scelto di leccare con zelo e tanta saliva gli stivali sporchi di sangue del padrone americano, responsabile di crimini internazionali, perchè finanzia il genocidio in Palestina e sostiene l’occupazione israeliana di Gaza.
Possamai si è reso così non solo complice politico, ma anche interprete fedele della peggiore retorica guerrafondaia.
BULGARINI D’ELCI: IL PROPAGANDISTA IN GIACCA E CRAVATTA
Non meno gravi le responsabilità di Jacopo Bulgarini d’Elci, direttore e ideatore del festival, nominato da Possamai come consigliere comunale esterno per i rapporti con i militari USA.
Altro che “ponte tra popoli”: il suo programma è stato un concentrato di propaganda militaresca, confezionato su misura per le esigenze dell’occupante statunitense.
D’Elci si atteggia a uomo di cultura, ma il suo ruolo è stato quello di grancassa del regime, di megafono stonato dell’imperialismo americano, cancellando qualsiasi spazio di pensiero critico o di analisi autonoma.
IL PD LOCALE: SILENZIO = COMPLICITÀ
A completare questo quadro desolante c’è il silenzio assordante del Partito Democratico locale, incapace di prendere posizione e di difendere la tradizione pacifista e antimilitarista di Vicenza.
Non una parola di critica, non un gesto di vicinanza alle associazioni cittadine che hanno stigmatizzato l’evento: solo sudditanza e mutismo, come se il PD non avesse ormai altro ruolo che fare da stampella ai voleri del sindaco e dei padroni a stelle e strisce.
VICENZA NON È UNA COLONIA
Vicenza non può essere ridotta a vetrina patinata dell’imperialismo USA, non può essere piegata agli interessi del complesso militare-industriale.
Rifondazione Comunista continuerà a denunciare e a mobilitarsi contro questa vergogna.
Contro le guerre, contro le basi, contro la propaganda: Vicenza non è una colonia!
La segreteria provinciale
Partito della Rifondazione Comunista