Grave incidente in una azienda di Brendola: basta morti e feriti sul lavoro, la vita dei lavoratori vale più dei profitti.
Il grave incidente avvenuto oggi alla Fisep di Brendola, dove un operaio è stato investito da un muletto, è l’ennesima dimostrazione di come in questo Paese la sicurezza sul lavoro continui a essere sacrificata sull’altare della produttività e della riduzione dei costi. Al lavoratore ferito e alla sua famiglia va tutta la nostra solidarietà.
Per il Partito della Rifondazione Comunista è inaccettabile che nel 2025 si continui a rischiare la vita semplicemente perché si sta lavorando. La sicurezza che vogliamo è quella che garantisce che i nostri cari tornino sani dal posto di lavoro, non quella fatta di norme disattese o controlli insufficienti.
Chiediamo con forza:
- un piano straordinario per la sicurezza nei luoghi di lavoro con investimenti pubblici immediati;
- l’aumento degli ispettori del lavoro e controlli capillari, reali, non simbolici;
- l’introduzione di responsabilità più severe per chi non rispetta le norme sulla sicurezza come il reato di omicidio sul lavoro la dove vengono riscontrate gravi irregolarità da parte dei datori di lavoro;
- il rafforzamento del ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e la tutela delle organizzazioni sindacali nei luoghi di lavoro.
Ogni incidente è una ferita alla dignità della classe lavoratrice. Le vite dei lavoratori vengono prima dei profitti: questo principio non è negoziabile. Continueremo a mobilitarci in ogni sede istituzionale e sociale affinché la sicurezza diventi finalmente una priorità reale e non un semplice slogan.
La segreteria provinciale
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA – FEDERAZIONE DI VICENZA