Per Mattia, per tutti noi. Giustizia per chi lavora, non per chi sfrutta.

In un Paese dove ogni giorno si continua a morire di lavoro, dove la sicurezza è trattata come un costo da tagliare e non come un diritto da garantire, il sangue degli operai continua a macchiare le mani di chi mette il profitto davanti alla vita.

Mattia Battistetti, giovane operaio di Montebelluna, è morto il 28 aprile 2021, schiacciato da un carico di gru. Aveva solo ventidue anni. Da allora la sua famiglia, insieme a tante e tanti, chiede verità, giustizia, responsabilità accendendo un faro sulla mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Martedì 23 ottobre, alle ore 8.30 presso il Tribunale di Treviso, si terrà l’ultima udienza del processo per la morte di Mattia.

Come Rifondazione Comunista saremo presenti, e invitiamo tutte e tutti a esserci: perché la giustizia per Mattia è giustizia per ogni lavoratore e lavoratrice che rischia la vita per un salario troppo spesso misero e precario.
Non possiamo accettare che la morte sul lavoro diventi una tragica normalità. Tornare a casa la sera deve essere la regola, non un privilegio.
Pretendiamo che, in presenza di gravi e accertate responsabilità, ci siano condanne esemplari: perché solo così si può affermare un principio semplice ma rivoluzionario — la vita di chi lavora vale più del profitto di chi sfrutta.

Essere presenti significa non voltarsi dall’altra parte, significa dire basta all’indifferenza e all’impunità padronale, significa costruire insieme un Paese in cui la parola sicurezza torni a significare tutela, dignità, rispetto.
Per Mattia. Per tutti. Per il diritto di tornare a casa.

La segreteria provinciale
Rifondazione Comunista – Federazione di Vicenza
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