FREE FREE PALESTINE!

Da ormai alcune settimane, dopo che fanatici coloni (illegali) israeliani si sono riversati nella parte Est di Gerusalemme (occupata militarmente da Israele) al grido di “morte agli arabi”, si susseguono scontri tra palestinesi, coloni, esercito e polizia israeliana. Nel silenzio quasi generale dei nostri media.

Venerdì a Sheik Jarrah (quartiere palestinese di Gerusalemme Est, da anni sotto il tiro dei coloni con l’assenso delle autorità israeliane) palestinesi ed israeliani pacifisti, che ormai da molti anni manifestano per protestare contro la forzata evacuazione di famiglie palestinesi dalle loro case, sono stati attaccati dalla polizia israeliana. Inoltre, sono stati aggrediti migliaia di palestinesi riunitisi per la preghiera del Venerdì sera e poi trattenutisi nella Moschea di Al Aqsa per protestare contro la recente sentenza della Corte che ha dato via libera all’evacuazione di famiglie palestinesi.

Questo è solo uno degli innumerevoli atti di violenza, sopruso ed espropriazione che lo Stato d’Israele ha perpetrato negli anni nella terra palestinese e che continua a perpetrare al giorno d’oggi nei confronti del popolo palestinese. Dopo 73 anni dall’inizio della Nakba, l’anno della catastrofe palestinese, il colonizzatore sionista non ha smesso di privare il popolo palestinese del proprio diritto all’autodeterminazione e il diritto ad avere una propria terra.

Negli ultimi giorni l’esercito israeliano ha bombardato la città di Gaza, in rivolta contro lo sfratto delle famiglie palestinesi di Sheikh Jarrah, uccidendo e ferendo numerosi civili tra cui anche 9 bambini. Nonostante questo, la stampa occidentale continua a paragonare la violenza israeliana alla risposta difensiva del popolo palestinese, che ancora una volta non può che essere testimone dell’espropriazione della propria terra e delle proprie case.

Ma ascoltiamo le parole di Nelson Mandela: “Il conflitto israelo-palestinese non è una questione di occupazione militare e Israele non è un paese che si sia stabilito “normalmente” e che, nel 1967, ha occupato un altro paese. I palestinesi non lottano per uno “stato”, ma per la libertà, l’indipendenza e l’uguaglianza, proprio come noi sudafricani. …

L’apartheid è un crimine contro l’umanità. Israele ha privato milioni di palestinesi della loro proprietà e della loro libertà. Ha perpetuato un sistema di gravi discriminazione razziale e disuguaglianza. Ha sistematicamente incarcerato e torturato migliaia di palestinesi, contro tutte le regole della legge internazionale. In particolare, esso ha sferrato una guerra contro una popolazione civile, in particolare bambini.”

Sabato 15 maggio in tante piazze d’Italia Rifondazione Comunista ha rinnovato il suo sostegno e la sua solidarietà al popolo palestinese in lotta contro il regime di apartheid e sfruttamento israeliano. Senza se e senza ma dalla parte del popolo palestinese: Palestina Libera! n